Almeno il 35% di rinnovabili sui consumi finali al 2030, anziché il 27% proposto finora, e obiettivi nazionali vincolanti. Dall’Europarlamento arrivano nuove spinte per un rafforzamento del target europeo sull’energia pulita.
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Per ora, ad alzare l’asticella sono state la commissione Ambiente (ENVI) e il relatore della Commissione Industria Ricerca Energia (ITRE) sulla proposta di direttiva per le rinnovabili che si limita a fissare al 27% il target 2030 senza obblighi vincolanti per i singoli Stati membri.
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Giro di vite sui biocarburanti. Oltre all’innalzamento del target generale e agli obiettivi nazionali vincolanti, la commissione Ambiente ha chiesto un giro di vite sui biocarburanti: criteri di sostenibilità più severi, limite al 7% dei consumi dei trasporti e phase out di quelli di prima generazione entro 2030, anticipato al 2021 per l’olio di palma.
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Appuntamento il 28 novembre. La palla passa ora alla commissione ITRE, che si esprimerà il prossimo 28 novembre e che è quella competente per la direttiva sulle rinnovabili, tranne che per la parte sui biofuel, di competenza della ENVI.
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La ITRE il mese scorso si era dichiarata unanime sulla necessità di alzare l’obiettivo rinnovabili 2030, ma non aveva trovato un accordo sui numeri.