Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero dell'Ambiente è stata lanciata la consultazione pubblica sulla Strategia energetica nazionale (SEN). Dal 12 giugno 2017 un mese per inviare commenti, segnalazioni e proposte che saranno valutate per la predisposizione del documento finale.
Vediamo in dettaglio cosa prevede la Sen in consultazione per quanto riguarda l'efficienza energetica e lo sviluppo delle rinnovabili.
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EFFICIENZA ENERGETICA
“L'Italia ha una forte tradizione nel settore e può senz’altro avere un ruolo di primo piano nello sviluppo di un mercato europeo delle tecnologie e delle soluzioni per l’efficienza. La riqualificazione del parco immobiliare rappresenta inoltre una importante occasione di miglioramento del territorio e di rilancio per il settore dell’edilizia. Poiché il nostro Paese ha da tempo un'intensità energetica inferiore alla media UE, si può presumere che per ridurre ulteriormente i consumi al ritmo dell’1-1,5% all’anno, come previsto dalla direttiva europea oggi in discussione, si vada incontro a costi marginali crescenti; è dunque necessario puntare a discontinuità tecnologiche che riducano in prospettiva il costo degli interventi. Il settore industriale ha storicamente contributo in modo importante alla riduzione dei consumi e continuerà a dare un forte impulso in innovazione. Tuttavia, per tendere al raggiungimento contestuale anche degli obiettivi di riduzione delle emissioni nei settori NON-ETS, si dovranno focalizzare gli sforzi sui settori residenziale e trasporti, il primo ad oggi presidiato da strumenti poco efficaci ed efficienti, il secondo poco presidiato. In quest'ottica è stata identificata una serie di possibili iniziative; di seguito le principali
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Settore residenziale. La revisione del meccanismo delle detrazioni fiscali (ecobonus), con la quale si prevede di:
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- riorganizzare lo strumento in coerenza con i meccanismi di incentivazione per l'antisismica e la ristrutturazione edilizia
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- introdurre massimali unitari di spesa per tipologia di intervento
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- modulare la percentuale in detrazione in relazione al risparmio atteso dall'intervento
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- stabilizzare il meccanismo delle detrazioni fiscali
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- estendere la portabilità del titolo al fine di agevolare il coinvolgimento degli operatori e anche di istituti finanziari almeno per interventi radicali sull'edificio
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L'introduzione del Fondo di garanzia per eco-prestito:
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- il Fondo di garanzia coprirebbe il rischio di insolvenza del proprietario dell'immobile
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- la portabilità dell’ecobonus verso istituti finanziari migliorerebbe ulteriormente l’efficacia
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Settore trasporti. Il rafforzamento delle misure di mobilità locale per ridurre il traffico urbano e supportare il cambio modale, in particolare:
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- dare impulso ai Piani Urbani della Mobilità Sostenibile e a servizi di riequilibrio modale
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- promuovere la smart mobility (car sharing, car pooling, smart parking e bike sharing)
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- promuovere la mobilità ciclo-pedonale
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- disincentivare la circolazione delle autovetture private nei centri urbani
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- promuovere il trasporto pubblico locale
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Alla luce della nota anzianità del parco veicolare privato italiano, valutare l'introduzione di strumenti di promozione del l miglioramento delle prestazioni energetico e ambientali del parco circolante.
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Settore terziario
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- Adeguamento dei sistemi di sostegno per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici, in particolare del parco immobiliare pubblico;
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- Promuovere a livello europeo la modifica delle regole di contabilizzazione EUROSTAT del debito pubblico, in caso di realizzazione di interventi presso la Pubblica Amministrazione con contratti di prestazione energetica (EPC)
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Settore industriale
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- Continuare il processo di potenziamento e semplificazione del meccanismo dei certificati bianchi;
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- Promuovere l’efficienza energetica nelle PMI rinnovando le iniziative di cofinaziamento degli audit energetici e dei sistemi di gestione dell’energia
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LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
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Ad oggi l'Italia ha già raggiunto gli obiettivi rinnovabili 2020, con una penetrazione di 17,5% sui consumi complessivi al 2015 rispetto ad un target al 2020 di 17%; per questo si ritiene ambizioso, ma perseguibile un obiettivo del 27% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030, che potrebbe essere così declinato, ottimizzando gli interventi e gli investimenti per poter agire in modo sinergico e coordinato su tutti i settori considerati:
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- Rinnovabili elettriche al 48 – 50% al 2030 rispetto al 33,5% del 2015
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- Rinnovabili termiche al 28 – 30% al 2030 rispetto al 19,2% del 2015
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- Rinnovabili trasporti al 17% - 19% al 2030 rispetto al 6,4% del 2015
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Rinnovabili elettriche. Nel periodo fino al 2020, si intende continuare a promuovere nuovi investimenti in rinnovabili attraverso premi incentivanti sulla produzione, estendendo lo strumento delle aste competitive e adottando un approccio di neutralità tra tecnologie con strutture e livelli di costi affini, su cui è utile stimolare la competizione. Per i piccoli impianti e soprattutto per tecnologie particolarmente innovative, si dovrebbe fare ricorso a regimi di aiuto differenziati.
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La maggiore maturità tecnologica ed economica consentirà , a partire dal 2020, di far evolvere i meccanismi di supporto alle rinnovabili vicino alla market parity da incentivi diretti sulla produzione a politiche abilitanti, che facilitino gli investimenti, eliminino rigidità regolatorie e procedurali e consentano a cittadini ed operatori economici di effettuare le proprie scelte senza eccessive difficoltà organizzative e finanziarie. Si ritengono prioritari i seguenti interventi:
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- per i grandi impianti, l'introduzione di contratti a lungo termine, da attribuire mediante meccanismi di gara competitiva, utili a ridurre il rischio di mercato mentre, per i piccoli impianti, la promozione dell'autoconsumo;
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- per gli impianti eolici esistenti, il supporto al repowering tramite la semplificazione dell'iter autorizzativo con procedure ad-hoc;
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- in ambito bio-energie, considerando sia i benefici sull'economia circolare che gli impatti emissivi, il sostegno a nuovi investimenti limitatamente ad impianti di piccolissima taglia (i.e. fino a 70 kW), con un supporto per la prosecuzione dell’esercizio degli impianti a bio-energie esistenti, ma a condizioni più efficienti e meno costose. Per evitare distorsioni sulla filiera agricola e sui prezzi dei feedstock, nonché per privilegiare le filiere che presentano minori emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita, saranno incentivate solo le bio-energie da scarti, residui agricoli o urbani e da prodotti di secondo raccolto;
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- nell'idroelettrico, tenuti in debito conto vincoli ed effetti ambientali, lo sviluppo del potenziale del piccolo idro e soprattutto il consolidamento della produzione esistente dei grandi impianti; la revisione della normativa su meccanismi d'asta delle concessioni delle grandi derivazioni dovrà orientare ancora più la scelta verso progetti innovativi, in grado di rilanciare gli investimenti nel settore.
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Rinnovabili Termiche. Le pompe di calore, dato il loro alto rendimento, avranno un ruolo centrale nel raggiungimento del target, mentre le biomasse, storicamente molto sviluppate in Italia, dovranno essere ridimensionate a causa del loro impatto negativo sui livelli emissivi (in particolare polveri sottili): il loro sviluppo sarà concentrato sui generatori a biomasse ad alta qualità ambientale. Sarà inoltre sviluppato il potenziale del teleriscaldamento secondo criteri di efficienza, in ambiti urbani e extra-urbani.
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Rinnovabili Trasporti. La direttiva europea 1513/2015 promuove il passaggio verso tipologie di carburanti che presentano basse emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita e che non sono in competizione con il mondo alimentare per l’uso del terreno, come i biocarburanti tradizionali. A tal fine prevede per i trasporti quote minime di biocombustibili avanzati (cioè derivanti da rifiuti urbani biologici, scarti agricoli, scarti animali, etc) come biometano e biocarburanti avanzati. L’Italia sta già intervenendo per lo sviluppo e la diffusione di tali combustibili:
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- Biometano: con il DM biometano di prossima emanazione verrà introdotta l'incentivazione all’uso del biometano nei trasporti, riconoscendo una maggiore premialità a quello avanzato;
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- Biocarburanti: è già stata effettuata la riconversione di Marghera ed è in corso quella di Gela a bioraffinerie, in prospettiva finalizzate alla produzione di biocarburanti avanzati; a tendere, si potrà pensare ad un ulteriore sviluppo impiantistico.
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Per quanto riguarda l'auto-elettrica, importante sia per gli obiettivi rinnovabili che per l'efficienza energetica, ci si aspetta un forte ampliamento nel lungo termine del mercato mondiale e una conseguente riduzione dei costi per il miglioramento atteso delle tecnologie; ciò comporterà un aumento naturale della penetrazione di ibride plug-in e 100% elettriche, aumentando il ruolo che la mobilità elettrica potrà avere fin dai prossimi anniâ€.